Antonella Lorenzi (con Avventure nel Mondo)
Il primo giorno dedicato ad un primo orientamento in città,
tutta visitata a piedi, con le sue due arterie principali che la attraversano,
intersecandosi perpendicolarmente: Via della Libertà da ovest verso est (poi andando verso il centro diventa via Maqueda) e
corso Vittorio Emanuele, da sud verso nord, fino al mare.
Percorriamo tutta via della Libertà, passando davanti al
teatro Politeama, quindi visitiamo il Teatro Massimo, poche
centinaia di metri più avanti, sempre lungo Via della Libertà. Questo splendido
esempio di architettura neoclassica è il luogo dove è stata girata la scena
finale del film “Il Padrino – parte III” ed ospita quotidianamente spettacoli
di lirica, prosa, balletto.
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Teatro Politeama |
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Teatro Massimo
Quindi ci addentriamo nei vicoletti nella zona della Vucciria,
fino ad arrivare al mare, alla La Cala, dove si trova il porto vecchio.
Porto vecchio
Quattro Canti
Risalendo da Corso Vittorio Emanuele, arriviamo fino
all’incrocio con Via Maqueda, chiamato crocevia dei Quattro Canti, che rappresenta il centro della città. A pochi metri si
apre tra gli edifici storici un varco che con una scalinata porta alla Piazza
Pretoria, su cui si affacciano il Palazzo Pretorio, sede del Municipio, la
Chiesa di S. Caterina e la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini. Al centro della
Piazza domina la scena la bellissima Fontana Pretoria o Fontana della Vergogna, chiamata così perché circondata da statue di marmo che rappresentano
i 12 dei dell’Olimpo, completamente nudi ed in pose provocanti e particolari.
Fontana QuattroCanti
Fontana della Vergogna
Decidiamo di prendere il biglietto che permette di salire
sul tetto della Chiesa di Santa Caterina, la più bella tra le Chiese barocche
di Palermo, e visitare il convento con le celle delle sette suore che fino a
pochi anni fa vi abitavano ed erano le custodi della Chiesa.
Chiesa San Caterina
Fontana vista dal tetto
Pavimento terrazza Chiesa San Caterina
Subito dietro, in Piazza Bellini, sorgono la Chiesa di San
Cataldo con le sue cupole rosa, perfetta sintesi degli stili arabo e normanno, e
la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, detta anche Martorana, una delle
Chiese medioevali più famose, ora restituita alla comunità greco –ortodossa. All’interno è interamente rivestita di mosaici ed celebre anche
perché un tempo le suore del
suo convento preparavano deliziosi frutti di marzapane, motivo per cui in molte
pasticcerie di Palermo si trovano dolci chiamati proprio “frutti di Martorana”.
Martorana
Martorana
Il secondo giorno a Palermo lo abbiamo dedicato interamente
al mare e al relax. Così dal centro, in Via della Libertà, con un
autobus di linea in pochi minuti siamo a Mondello, la spiaggia della città, con
una bella passeggiata lungomare, alcuni edifici liberty e un vecchio borgo di pescatori alle spalle.
Mare
Mondello
Mondello palazzo Liberty
Mondello paese
Terzo e ultimo girono dedicato alla visita degli edifici
storici più importanti della città: la Cattedrale, un’enorme
chiesa in stile arabo-normanno con ben quattro campanili e una serie di cupole
rivestite di maioliche e decorazioni, ed il Palazzo dei Normanni, o Palazzo
Reale, ora sede dell’Assemblea regionale Siciliana; all’interno del Palazzo si
trova il sito turistico più famoso e più affollato della città: la Cappella
Palatina che racchiude un tesoro di mosaici raffiguranti scene dell’Antico Testamento e delle Crociate.
Cattedrale
Cattedrale
Palazzo Normanni Abbiamo ancora un pomeriggio di libertà, a passeggio per i quartieri più caratteristici: Albergheria, Capo, Kalsa… e poi fino al mare. Non può sfuggire, andando verso il mare, il monumento ai caduti della mafia e sul muro di un edificio affacciato al mare il murales che raffigura i giudici Falcone e Borsellino.
Monumento caduti mafia
Falcone e Borsellino
A Palermo è quasi
impossibile rimanere a dieta, la cucina
è ricchissima, soprattutto di dolci nelle tantissime pasticcerie che sfoggiano
vetrine colme di cannoli, cassatine ed ogni altra prelibatezza, quasi sempre a
base di ricotta di pecora e canditi colorati.
Cannoli e cassate
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