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mercoledì 13 luglio 2016

Tre giorni a spasso per Berlino 28 – 30 maggio 2016


Partiamo a piedi dal nostro alberghetto che si trova nel tranquillo quartiere residenziale di Pankow e ci dirigiamo verso il centro della città, percorrendo la Schonhauser Allee, arriviamo diritti all’Alexanderplatz (foto 01), centro delle attività commerciali e nodo dove si incrociano tutte le principali linee della metropolitana berlinese. 

1-Alexander Platz

3 - Spree










2 - Nikolai Viertel




E’ un esempio del contrasto di stili architettonici che domina la città, con il “Municipio Rosso”, una serie di magazzini e centri commerciali, l’antica Marienkirche , la torre con l’orologio, la fontana dell’Amicizia tra i Popoli (Fontana del Nettuno) e con il suo simbolo, la torre della TV che con i sui 368 m si scorge praticamente da chilometri di distanza.
Da qui facciamo una piccola incursione nel caratteristico quartiere Nikolai Viertel (foto 02), un intrico di stradine e casa medioevali…. completamente ricostruito nel 1987! Visitiamo la Chiesa Nikolai Kirche e proseguiamo fino alla Spree (foto 03), il corso d’acqua navigabile che attraversa longitudinalmente Berlino, per poi tornare verso la piazza e proseguire il nostro cammino.




5 - Porta di Brandeburgo
Ci imbattiamo nelle due statue di bronzo di Marx ed Engels (foto 04), i padri del comunismo, recentemente spostate a causa dei lavori alle infrastrutture; quindi percorriamo  il lunghissimo viale Unter den Linden, il più prestigioso della città, che arriva diretto fino alla Porta di Brandeburgo (Brandeburger  Tor - foto 05), che si apre con le sue colonne doriche verso l’immenso Tiergarten e verso l’Ovest.
4 - Statue di Marx ed Engels


















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6 - Berliner Dom


Lungo il viale siamo passate davanti al Berliner Dom, la cattedrale protestante (foto 06) e all’Isola dei Musei (Museuminsel - foto 07), un eccezionale complesso di 5 grandi musei (tra cui quello che contiene il famoso altare di Pergamo), Patrimonio dell’Umanità. 

7 - Isola dei musei











8 - La Biblioteca
Dopo una breve sosta per il pranzo, proseguiamo a piedi lungo la Spree per ammirare la bellissima area, molto moderna, dedicata a biblioteca ed edifici pubblici (foto 08-09), in netto contrasto con il Reichstag, la sede del Parlamento, che nel 1999 è stato completamente rinnovato dall’architetto Norman Foster che lo ha dotato di una gigantesca cupola di vetro, simbolo della riunificazione, della democrazia e dell’apertura a tutti, per la sua trasparenza (foto 10).

9 - Edifici pubblici



10 - Cupola di Foster
Proseguiamo costeggiando il Tiergarten, il “polmone verde di Berlino”, e inoltrandoci nell’Holocaust-Mahnmal  (foto 11), memoriale in ricordo degli Ebrei d’Europa, vittime dell’Olocausto: dal progetto di Peter Eisenmann, 2711 blocchi rettangolari di cemento di altezze molto diverse, sistemati su una collinetta a formare una sorta di labirinto su una superficie di 19.000 mq; dall’esterno sembra un grandissimo cimitero, ma la cosa più stupefacente è la sua accessibilità, le persone sedute sulle stele, i bambini che giocano, senza alcuna barriera o controllo.

11 - Museo Olocausto
13 - Resti di Muro
12 - Quartiere Renzo Piano
Seguendo il percorso del Muro arriviamo a Postdamerplatz, cuore della città, completamente rasa al suolo in un’ora e mezza di bombardamenti nel 1945, quindi fu divisa in due dal Muro che lasciò intorno un grande vuoto urbano; con la caduta del Muro la zona è stata riedificata ed oggi sorgono una serie di complessi futuristici di acciaio e cemento, come il Sony Center con la sua gigantesca cupola e una serie di negozi ristoranti, bar, oltra a un’intera area residenziale progettata da Renzo Piano (foto 12), a cui va il merito del progetto di ricostruzione della Piazza. Anche in Postdamerplatz si possono vedere dei resti di muro coperti da murales (foto 13) e dei pannelli informativi e fotografici illustrano com’era l’area prima del 1989.

14 - Resti del Muro
15 - Topografia del Terrore
Proseguiamo seguendo il tracciato del muro (foto 14) e incontriamo altri musei a cielo aperto per il ricordo della tragedia del nazismo come la mostra fotografica “Topografia del Terrore” (foto 15), fino ad arrivare al Checkpoint Charlie (foto 16), ultima tappa dell’intensa giornata. 

16 - Check Point Charlie
Si tratta del più celebre dei 25 punti di attraversamento che, sotto stretto controllo dei militari, consentivano il passaggio da una parte all’altra di Berlino a militari, diplomatici e cittadini stranieri. La situazione è abbastanza “turistica”, il gabbiotto il mezzo alla strada è una copia dell’originale e si può fare una foto con il soldato in uniforme a pagamento; per terra vediamo la doppia striscia di sampietrini color mattone cementati nell’asfalto che in diverse zone della città segue il tracciato del Muro (foto 17), come una profonda “cicatrice”.
18 - In bicicletta

Il secondo giorno decidiamo di noleggiare delle biciclette (foto 18) per raggiungere i quartieri più lontani, come quello di Charlottenburg che si trova a circa 15 chilometri da dove pernottiamo.


Lungo i marciapiedi si trovano in continuazione biciclette da noleggiare semplicemente entrando nei negozi a fianco, poi ci sono un groviglio di piste ciclabili, con cartelli stradali appositi per i ciclisti che indicano le varie direzioni.
Passiamo davanti allo stadio, quindi arriviamo fino al quartiere denominato Mitte e dalla zona del Reichstag prendiamo la ciclabile che costeggia la Spree verso ovest, seguendo i cartelli per Charlottenburg.

20 - Orso simbolo di Berlino














19 - Stazione dei treni
Sosta alla bellissima e modernissima stazione dei treni (foto 19), quindi la strada è ancora molto lunga, attraverso quartieri residenziali e palazzi (foto 20 – statua dell’orso, simbolo della città di Berlino) fino a trovarci sull’Otto Sur Alle, vialone animato nella parte di spartitraffico centrale da un mercato delle pulci che ci porta direttamente davanti all’ingresso del castello (foto 21) con il suo immenso giardino barocco in cui si può passeggiare liberamente.




21 Castello di Charlottenburg
I due edifici identici antistanti la facciata del castello ospitano il Museo Berggruen che contiene una raccolta di oltre 100 opere di Picasso, Matisse, Klee e Giacometti.










22 - Grafiti Kreuzberg 

Ultimo giorno dedicato ad alcuni luoghi caratteristici di Berlino come il quartiere di Kreuzberg che prima della caduta del Muro era diventato il rifugio degli operari turchi e dei ribelli, oggi ancora definito l’”anima ribelle” della città, rimane una zona poco turistica, caratterizzata da moltissimi locali turchi e bancarelle (una “piccola Istanbul”), molti murales sugli edifici (foto 22), ma anche da eleganti palazzi di fine Ottocento scampati alla guerra. Purtroppo non possiamo vedere il mercato turco che si tiene solo il martedì e il venerdì.


23 - Chiesa dal campanile mozzato
24 - Scultura Berlin
Prendiamo la metro e ci dirigiamo nella zona del Tiergarten dove cerchiamo la famosa “Chiesa dal campanile mozzato” (foto 23), la Keiser-Wilhelm Gedachtniskirche, in stile romanico, costruita in memoria dell’Imperatore Guglielmo I, fondatore dell’impero tedesco.  Le bombe alleate la rasero quasi completamente al suolo, risparmiando solo parte del campanile occidentale; nel dopoguerra le autorità decisero di mantenere e mettere in sicurezza le poche rovine rimaste, come monito contro gli orrori della guerra e fu costruita una Chiesa moderna con un campanile a base ottagonale che convivesse con le rovine del campanile rimasto. L’interno è particolarmente suggestivo grazie all’atmosfera creata dalle vetrate blu e al crocifisso dorato che sembra appeso nel vuoto;  la Chiesa è molto cara ai berlinesi per quello come simbolo degli orrori della guerra e nel campanile trova posto oggi una mostra di fotografie e documentazioni storiche.


Tornando verso la stazione della metro, passiamo davanti alla scultura, di nome “Berlin”, costituita da due anelli rotti di una catena che si abbracciano (foto 24) eretta nel 1987, in occasione dei 750 anni dalla fondazione di Berlino, che originariamente dovevano simboleggiare la città divisa  e un anno dopo, con la caduta del Muro, simboleggiano l’unione di Ovest ed Est.

Distrutte, ma soddisfatte delle intense giornate, torniamo in albergo utilizzando la super efficiente metro berlinese che collega in pochi minuti ogni punto della città.



 Antonella Lorenzi.








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