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venerdì 3 marzo 2017

Antonella ci racconta il suo viaggio alle Seychelles





La Digue ci accoglie con le sue magnifiche spiagge, il mare turchese, i massi granitici che caratterizzano tutte le Seychelles e le tipiche tartarughe gigantesche, simbolo di queste Isole. Una settimana in un’isola da sogno, ma non è solo mare, spiagge fantastiche e relax, offre anche la possibilità di bellissimi giri in bici e trekking, immersi nella natura tropicale lussureggiante, per raggiungere le spiagge più selvagge.




Arriviamo a La Passe, l’unico piccolo centro abitato dell’Isola, costituito da un piccolo porto ed un’unica via principale, lungo la quale si trovano alcuni negozietti di souvenir e dei supermarket, che si alternano a internet café e ristorantini. Ci accorgiamo subito che circolano pochissime auto, solo biciclette e carri trainati da buoi.
La spiaggia di La Passe è Anse Reunion, subito a sud, dove sorgono la maggior parte delle strutture turistiche e dei ristoranti.


Anse Severe

Prendendo invece la strada che va verso nord, in pochi minuti di bicicletta, si raggiunge Anse Severe, il luogo migliore dove prendere il sole ed attendere il tramonto.

La bellissima spiaggia di sabbia bianca di  Anse Cocos, una delle più belle dell’isola, è raggiungibile solo a piedi in circa 40 minuti di cammino, partendo dalla spiaggia di Grand Anse.

Spiaggia di Grand Anse


























In 20 minuti di bicicletta da La Passe, si arriva alla spiaggia di  Grand Anse, qui si lasciano le biciclette e si prosegue con un sentierino a piedi che si inoltra nella folta vegetazione. In circa 20 minuti si raggiunge, con un sali e scendi tra massi e roccette, la spiaggia di Petite Anse.

Spiaggia di Petite Anse



























Da qui parte un altro sentierino, ben segnalato con cartelli e frecce che porta, in altri 20 minuti circa, ad Anse Cocos.

Le tre bellissime spiagge selvagge e con sabbia bianchissima e mare turchese, sono situate a sud-est, quindi si trovano nel tratto di costa senza barriera corallina, dove il mare aperto si infrange sulla spiaggia e le onde sono molto alte: ci sono
cartelli di divieto di balneazione ovunque.


























Anse Cocos è una spiaggia molto ampia, una striscia di sabbia bianca con acque turchesi e alle spalle alberi e palme, ma le onde sono anche qui alte ed è difficile fare il bagno e nuotare.

Anse Cocos
Anse Cocos


















































All'estremo nord i sassi formano una sorta di piscina naturale con acqua bassa e protetta dalle rocce, ideale per fare il bagno tranquilli, al riparo dalle forti correnti, anche se è impossibile nuotare perché le acque sono veramente basse. Dato che si arriva solo a piedi, c’è il rischio (o la fortuna) di trovarsi soli in tutta la spiaggia, nella massima tranquillità.

Anse Cocos

Anse Cocos

















































Proprio dietro la “piscina naturale”, parte un altro sentiero, più selvaggio e difficile da individuare, che porta ad una quarta spiaggia, Anse Cayman, punto panoramico dal quale è possibile vedere i delfini.
Un altro trekking che si può fare durante il soggiorno a La Digue e che impegna tutta la giornata, è quello che porta ad Anse Marron. E’ abbastanza impegnativo ed è consigliabile farlo con una guida perché il sentiero non è per niente segnato, soprattutto in prossimità delle scogliere, non c’è nessuna indicazione che indichi la via più facile da seguire, inoltre è fondamentale conoscere gli orari delle maree, per passare alcuni punti in acqua.
Si imbocca un sentierino in prossimità della Grand Anse, ci si addentra nella foresta.



Usciti dalla foresta, dopo una ventina di minuti, si continua a camminare tra arbusti e vegetazione bassa fino a raggiungere la costa, alla Grand L’Anse; si prosegue poi  in riva al mare, sulla scogliera con un percorso molto panoramico lungo la costa.






Lungo la costa
























Alcuni passaggi sono in bassi cunicoli formati dai grandi massi di granito, altri passaggi si fanno saltando da un sasso all’altro, con vista mozzafiato sul mare, altri in acqua, tenendo borse e zainetti in alto perché in alcuni punti si è con l’acqua all’altezza delle ginocchia.
Dopo un’ora e mezza circa, complessivamente, si arriva ad Anse Marron, sulla punta più meridionale dell’Isola.

Anse Marron


Anse Marron
















































E’ una splendida insenatura, selvaggia e isolata, accessibile solo a piedi, quindi un posto tranquillo, paradisiaco.

Anse Marron




























Dopo un’ora di sosta per il bagno e un’altra ora per il pranzo con frutta fresca e insalata di pesce, portati dalla guida e dalla sua assistente, si riparte in mezzo alla vegetazione bassa, per poi addentrarsi nella foresta e infine percorrere un tratto in mare verso nord (foto a lato), sfruttando la bassa marea che permette di camminare con l’acqua alle ginocchia, evitando i passaggi più difficili sulle scogliere, fino a raggiungere Anse Source d’Argent.


Anse Source d’Argent
Anse Source d’Argent




















































Anse Source d’Argent


Il percorso è davvero impegnativo in alcuni punti, ma ne e vale la pena, è bellissimo!
L’isola di La Digue è percorribile tutta in bicicletta, avendo un’estensione di 5 x 2 km e in una mezz’ora, partendo da La Passe si raggiungono quasi tutti i luoghi dove arriva l’unica strada lungo la costa.

Andando verso nord, proseguendo oltrepassata Anse Severe, con una notevole fatica, per la dura salita (e successiva discesa), si raggiunge Anse Banane, una stretta striscia di spiaggia lungo la costa est, famosa per il chiosco di Jules (Chez Jules) dove si può pranzare o cenare, direttamente vista mare, uno dei migliori ristoranti dell’isola.

Anse Banane




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