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giovedì 5 aprile 2018

Capodanno in Iran, alla scoperta degli splendori dell’Antico Impero Persiano


Arriviamo in aereo a Teheran, da dove ripartiamo subito, diamo solo un’occhiata al simbolo della città, la Torre della Libertà, monumento costruito nel 1971 per commemorare i 2500 anni dell’Impero Persiano.













Proseguiamo diretti a Qom, la seconda città santa dell’Iran, dove risiede lo zoccolo dei religiosi più intransigenti e conservatori del Paese ed ogni anno arrivano più di 20 milioni di pellegrini mussulmani.
Qui visitiamo il Santuario Hazrat-e Masumeh con la Tomba di Fatemeh, sorella dell’ottavo Imam Reza: una costruzione grandiosa, con diversi cortili, attorno ai quali sono costruiti numerosi edifici, le sale della preghiera, due maestose cupole e i minareti, tutti ricoperti da piastrelle di maiolica sui toni dell’azzurro.












Per la notte arriviamo a Kashan, dove dormiamo in una casa tradizionale trasformata in hotel. A Kashan visitiamo delle case tradizionali fatte costruire dai ricchi mercanti, un giardino tipico e un antico hammam tradizionale persiano, dal cui tetto si gode una magnifica vista sulla città.
La tappa successiva, sull'asse nord – sud che ci fa conoscere tutte le principali città dell’Iran, è Isfahan, stupenda, con la sua piazza Naghsh-e Jahan, l’”Immagine del mondo”, la seconda piazza più grande del mondo (163 m x 512 m, seconda solo alla Piazza Tien’ammen di Pechino), la Moschea Jameh o del Venerdì, la più grande dell’Iran, e i due i vecchi ponti sul fiume Zayandeh, che sono delle vere e proprie opere architettoniche e luogo di incontro per la popolazione.
Naghsh-e Jahan


Moschea Jameh


Ponte sul fiume Zayandeh 




































Sulla strada per Yazd ci fermiamo a Nai’in e a Maybod, città costruita in mezzo al deserto più di 1800 anni fa, tutta in mattoni di fango.













Il centro di Yazd è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO, per il labirinto di pittoreschi vicoletti, le case tutte costruite in mattoni di fango sopra le quali svettano le Torri del Vento (badgir), costruite per rinfrescare le abitazioni. La Moschea del Venerdì domina la città vecchia, con un portale d’ingresso bellissimo tutto rivestito in piastrelle di maiolica, uno dei più alti di tutto l’Iran, con minareti che svettano fino a 48 m.
Torri del Vento
























Moschea del Venerdì
Sulle colline ai margini del deserto, poco fuori dalla città, sorgono le Torri del Silenzio zoroastriane, utilizzate fino agli anni '60 dai seguaci di Zoroastro che vi portavano i loro morti per la “sepoltura”. Le salme venivano lasciate lì perché venissero divorate dagli avvoltoi, la filosofia era che i cadaveri non contaminassero i quattro elementi della vita: terra, acqua, fuoco ed aria.
Lo Zoroastrismo fu la religione dominante in Iran finché i conquistatori arabi non diffusero l’islam, una delle prime religioni monoteiste risalente al 1500 a.C.




Torri del Silenzio zoroastriane 















Dopo essere saliti a piedi su una delle due colline, si parte per Shiraz, ultima tappa del nostro viaggio.
Da Shiraz visitiamo in giornata Persepoli, che incarna la grandezza dell’Impero Persiano all’epoca di Dario il Grande (520 a.C.).
Si possono ancora ammirare perfettamente conservati scalinate monumentali, rilievi, colonnati, imponenti porte ed alcuni edifici in rovina.

Persepoli

Persepoli




























Ad una decina di chilometri si trova Naqsh-e Rostam, necropoli con le tombe rupestri dei grandi imperatori, quali Serse, Dario il Grande, Serse II e Dario II, da visitare per completare l’escursione a Persepoli.
Naqsh-e Rostam
























L’ultimo giorno di viaggio è dedicato alla visita del centro di Shiraz e allo shopping nel suo bellissimo bazar.

La Moschea Nasir-ol-Molk o delle Rose è forse la più famosa e fotografata di tutto l’Iran, per lo spettacolo di luci che entrano dalle vetrate colorate della sala della preghiera del settore invernale che creano un gioco di luci e colori sul pavimento.

La Moschea Nasir-ol-Molk





































Moschea Nasir-ol-Molk

Ai piedi: Lizard Cityeti




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